Tra tante polemiche della politica, paventando presunte tasse nascoste per tutti i cittadini, la riforma del catasto farà pagare solo gli abusivi
Abstract: La riforma del catasto che ha sollevato tante polemiche politiche paventando e spaventando i cittadini sul fato che nascondesse nuove tasse sugli immobili e persino sulla prima casa, in realtà aumenterà i controlli sugli immobili, aggiornerà i valori catastali ma soprattutto scoverà le abitazioni fantasma che non risultano dal registro pubblico catastale e quindi permetterà di scovare gli evasori.
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La riforma del catasto aumenterà i controlli sugli immobili. È caccia aperta alle case fantasma ed agli evasori. La riforma del catasto cambierà il mercato immobiliare. L’obiettivo del Governo è quello di aggiornare i valori catastali ma soprattutto scovare le abitazioni fantasma che non risultano dal registro pubblico catastale contribuendo di fatto all’’evasione fiscale.
Andiamo a vedere chi rischia di più dopo la nuova riforma del catasto.
La lotta all’abusivismo è il primo motivo della riforma del catasto e la caccia alle case fantasma sarà molto forte. La cosiddetta operazione trasparenza contro le irregolarità partirà proprio da una mappatura reale di tutti gli immobili presenti sul territorio italiano.
Chi abita o ha costruito case fantasma rischia davvero grosso. Le sanzioni previste per chi possiede case non accatastate sono molto salate. L’Agenzia delle Entrate attribuirà una rendita presunta all’immobile e successivamente lo accatasterà.
Il mancato accatastamento può andare da un minimo da 268,00 euro a 1.032,00 euro ad un massimo che va da 2.066,00 euro a 8.624,00 euro.
Ricordiamo che un immobile non va accatastato se:
- già censito al catasto;
- è stato demolito;
- la tipologia di fabbricato è esente da accatastamento;
- il fabbricato non è esistente sul territorio.
Oltre all’abusivismo, con il nuovo catasto i controlli saranno ancora più stringenti anche su quei fabbricati accatastati ma con una volumetria inferiore rispetto a quella reale. Anche in questo caso si verifica un’evasione fiscale seppur parziale rispetto a chi invece ha costruito senza lasciare traccia.
La riforma del catasto, oltre alla lotta per abusivismo ed evasione fiscale, consente anche la rivalutazione degli immobili. L’ultimo aggiornamento risale infatti a 30 anni fa. Da allora non vi è stata alcun tipo di novità oppure revisione delle stime.
Oggi il mercato immobiliare è cambiato e bisogna aggiornare i valori catastali al mercato reale. Inoltre, la riforma catastale permetterà anche di digitalizzare i documenti semplificando le comunicazioni con i proprietari degli immobili ed aumentando così in modo più rapido anche i controlli definendo una nuova mappatura di tutti i fabbricati sul territorio italiano.
Con la riforma del catasto non ci sarà nessun aumento di tasse.
Il Governo ha confermato come non ci saranno cattive sorprese per i contribuenti che sono proprietari di uno o più fabbricati.
La riforma non intaccherà le nostre tasche, ma servirà per avere un catasto più veloce, aggiornato ed efficiente rispetto ad oggi.
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