Cybersecurity: Non farti hackerare nel metaverso!
Abstract: Nel metaverso, la sicurezza informatica è fondamentale. Scopri le strategie essenziali per proteggerti da hacker e attacchi come phishing e ransomware, garantendo una navigazione digitale sicura e consapevole.
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LA CYBERSICUREZZA
La Cybersecurity[1] è una disciplina in rapida crescita che si occupa della protezione di sistemi, reti e dati da attacchi dannosi e accessi non autorizzati. Con l’avanzamento della tecnologia e la digitalizzazione della nostra vita quotidiana, la cybersecurity è diventata essenziale non solo per le aziende, ma anche per individui e istituzioni.
In parole semplici, la Cybersecurity riguarda l’insieme delle tecnologie, processi e pratiche volte a proteggere i dati digitali e le infrastrutture informatiche. Il termine comprende un ampio ventaglio di attività, dalla protezione contro i virus alla difesa contro attacchi complessi che potrebbero compromettere interi sistemi. Sebbene il concetto sia simile all’Information Security, che si occupa della protezione dei dati indipendentemente dal formato, la cybersecurity è strettamente focalizzata sul contesto digitale.
La protezione dei dati sensibili è una delle principali ragioni per cui la cybersecurity è importante. In un mondo sempre più digitale, dati personali come numeri di carta di credito, informazioni sanitarie e credenziali di accesso sono online. La cybersecurity serve a proteggere queste informazioni da accessi non autorizzati, riducendo il rischio di furti d’identità e frodi finanziarie. Inoltre, gli attacchi informatici possono comportare enormi perdite economiche, sia per le aziende sia per i privati. Ogni anno, migliaia di aziende subiscono attacchi che comportano danni finanziari significativi, mentre a livello individuale, frodi bancarie e furti d’identità possono avere effetti devastanti.
Una violazione della sicurezza può danneggiare gravemente la reputazione di un’azienda. La fiducia dei clienti è spesso legata alla capacità dell’azienda di proteggere i loro dati. Perdere il controllo delle informazioni può comportare una perdita di credibilità e una diminuzione del volume di affari. Inoltre, gli attacchi su larga scala possono colpire infrastrutture critiche come reti energetiche, servizi sanitari e trasporti. Un attacco cibernetico su queste infrastrutture può generare gravi disagi, con possibili ripercussioni sulla sicurezza nazionale e sulla vita sociale.
LE MINACCE PIÙ COMUNI
Conoscere le minacce più comuni è essenziale per comprendere la cybersecurity. Il malware[2], ad esempio, include virus, worm, trojan e spyware, tutti software malevoli che compromettono la sicurezza dei sistemi e possono rubare, cancellare o bloccare dati. Il phishing[3] è una tecnica di inganno tramite email o SMS falsi, progettati per rubare informazioni sensibili come credenziali di accesso o dati bancari. Il ransomware[4] è un tipo di malware che crittografa i dati della vittima, chiedendo un riscatto per sbloccarli.
Gli attacchi DDoS (Distributed Denial of Service) inondano un sistema o una rete con traffico eccessivo, rendendolo temporaneamente inaccessibile. Infine, ci sono le minacce interne, causate da individui con accesso autorizzato che abusano della loro posizione, spesso a causa di insoddisfazione o per motivi economici.
La cybersecurity si basa su un approccio a più livelli, progettato per prevenire, rilevare, rispondere e recuperare. La prevenzione e protezione si avvalgono di sistemi di firewall, antivirus e crittografia per prevenire attacchi. La prevenzione include anche l’adozione di password sicure e di autenticazione a due fattori. I software di monitoraggio e i sistemi di rilevamento delle intrusioni identificano comportamenti sospetti e potenziali attacchi. Un protocollo di risposta rapido e chiaro può limitare i danni in caso di violazione. Molte organizzazioni adottano piani di risposta agli incidenti per affrontare eventuali minacce in modo tempestivo. I backup regolari e i piani di ripristino sono essenziali per garantire la continuità operativa, consentendo alle organizzazioni di tornare alla normalità dopo un attacco.
CYBERSICUREZZA PER PRIVATI E AZIENDE
Per i privati, la cybersecurity si traduce in pratiche semplici ma efficaci, come l’uso di password forti, l’autenticazione a due fattori e la cautela nell’aprire email o messaggi sospetti. Prendersi cura della propria sicurezza online può proteggere non solo i dati personali, ma anche la propria privacy e il proprio denaro. Segui le regole della cybersecurity non farti hackerare nel metaverso
Per le aziende, la cybersecurity è una componente strategica della protezione dei dati e delle operazioni aziendali. Formare i dipendenti su come identificare le minacce comuni e implementare politiche di sicurezza adeguate può aiutare a prevenire incidenti costosi e dannosi. A livello sociale, gli attacchi informatici a infrastrutture pubbliche, come ospedali e sistemi di trasporto, possono avere gravi conseguenze per intere comunità. La cybersecurity è quindi fondamentale non solo per proteggere i singoli individui, ma anche per mantenere il funzionamento sicuro e stabile dei servizi pubblici essenziali.
In un mondo dove le nostre vite, comunicazioni e dati sono sempre più digitalizzati, la cybersecurity non è più una scelta, ma una necessità. Rappresenta una difesa fondamentale contro le minacce digitali, proteggendo sia la privacy e i beni economici degli individui, sia la stabilità operativa delle aziende. Aumentare la consapevolezza su questi temi e adottare pratiche di sicurezza può fare una grande differenza per prevenire incidenti e garantire la protezione del proprio mondo digitale.
LE NORME SULLA CYBERSECURITY
Nella legislazione europea, l’uso della parola “cybersecurity” è evidente nel Regolamento (UE) 2019/881, noto come Cybersecurity Act, che ha istituito l’Agenzia dell’Unione europea per la cybersecurity (ENISA) e ha rafforzato il quadro normativo per la sicurezza delle reti e dei sistemi informativi in Europa.
In Italia, la parola “cybersecurity” è stata incorporata in diverse normative recenti, in particolare nel Decreto Legislativo n. 65 del 2021, e’ stato abrogato dall’art. 1, comma 3, della legge 17 giugno 2021, n. 87, che ha recepito la Direttiva NIS (Direttiva UE 2016/1148) e ha aggiornato il quadro normativo nazionale in materia di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi.
norme vigenti
- Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR): Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, che stabilisce norme per la protezione dei dati personali e la loro libera circolazione nell’Unione Europea.
- Direttiva NIS: Direttiva (UE) 2016/1148 del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a misure per un livello elevato di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi nell’Unione europea.
- Legge italiana sulla protezione dei dati personali: D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196, noto come Codice della privacy, che disciplina il trattamento dei dati personali in Italia.
- Legge sul cybercrime: Legge n. 547 del 23 dicembre 1993, che ha introdotto nel codice penale italiano reati informatici e prevede sanzioni per attacchi informatici.
NOTE
- Il termine “cybersecurity” è stato formalmente utilizzato per la prima volta nel contesto normativo nell’ambito della Legge sulla sicurezza cibernetica degli Stati Uniti, nota come Cybersecurity Information Sharing Act (CISA) del 2015. Tuttavia, anche in normative e regolamenti europei e internazionali il termine è diventato più comune.
- Il termine “malware,” abbreviazione di “malicious software,” è stato coniato negli anni ’90. La prima apparizione documentata risale al 1990, usato per descrivere software progettato per danneggiare o compromettere sistemi informatici. Ha fornito un termine ombrello per identificare varie forme di software malevolo, diventando sempre più comune nel campo della sicurezza informatica.
- Il termine “phishing” è emerso negli anni ’90, originando come un gioco di parole con “fishing” (pescare). La prima documentazione conosciuta risale al 1996, in un forum di discussione che descriveva le tecniche di frode via email per ottenere informazioni sensibili, come nomi utente e password, impersonando entità fidate. Da allora, il phishing è evoluto in diverse forme, diventando una delle principali minacce informatiche.
- Il termine “ransomware” è emerso per la prima volta nel 1989, in riferimento all’AIDS Trojan, un malware che bloccava l’accesso ai file e richiedeva un riscatto per riattivarlo. Anche se il termine non era ancora in uso, questo attacco è considerato uno dei primi esempi di ransomware. Il termine è diventato comune negli anni 2000, con l’evoluzione e la diffusione di attacchi più sofisticati.
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