La tutela della democrazia e della libertà è più importante della (presunta) repressione del crimine (Provv. 5 del 11/01/2024)
Abstract: Il Comune di Trento ha realizzato un sistema di videosorveglianza, omettendo persino la valutazione d’impatto-DPIA che è sempre obbligatoria, che registrava persino l’audio delle conversazioni dei cittadini e elaborava le informazioni attraverso l’intelligenza artificiale. Il Garante della Privacy, ribadendo il principio che fine non giustifica i mezzi, ha sanzionato il comune e gli ha imposto lo smantellamento del sistema rilevando, tra l’altro, la mancanza della base giuridica perché i sindaci non sono autorità di pubblica sicurezza e non possono spiare i cittadini come in un moderno panopticon.
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IL PANOPTICON DELLA SORVEGLIANZA
Il termine Panopticon si riferisce originariamente a un modello architettonico ideato dal filosofo e giurista inglese Jeremy Bentham (1748 – 1832), per ottimizzare la sorveglianza nelle prigioni, consentendo a un unico osservatore di monitorare tutti i detenuti senza che questi potessero sapere se fossero effettivamente osservati in un dato momento. Il nome deriva dal greco “pan” (tutto) e “opticon” (visione), ossia “tutto visibile”.
Questo è possibile per la strutturazione dell’edificio che presenta:
- struttura circolare, con le celle disposte lungo la circonferenza;
- torre di sorveglianza centrale , dalla quale l’osservatore può vedere tutte le celle;
- tipologia di illuminazione, le celle sono illuminate dall’esterno, mentre la torre centrale è oscurata, impedendo ai detenuti di vedere chi li osserva e quando li osserva;
- pressione psicologica, l’incertezza sulla sorveglianza costante induce i detenuti ad autogovernarsi, riducendo la necessità di interventi diretti da parte dei sorveglianti.
APPLICAZIONI CONTEMPORANEE DEL PANOPTICON DIGITALE
Il concetto di Panopticon è stato reinterpretato in relazione alla sorveglianza moderna e digitale. Oggi, termini come Panopticon digitale o surveillance capitalism si riferiscono a sistemi di monitoraggio attraverso tecnologie come telecamere, internet, social media e big data, che permettono il controllo e l’influenza sul comportamento delle persone sollevando diverse critiche e timori:
- effetti sulla privacy, poiché la sensazione di essere osservati costantemente può influire negativamente sulla libertà individuale e sulla creatività;
- strumento di potere e repressione, poiché il Panopticon è visto come un simbolo del controllo gerarchico e della disuguaglianza di potere tra osservatori e osservati;
- autocensura, in quanto l’incertezza sulla sorveglianza costante può portare le persone a modificare il proprio comportamento anche in assenza di un controllo reale.
Il Panopticon, sia come struttura fisica che come concetto filosofico, continua a influenzare il dibattito sulla sorveglianza e il controllo sociale nell’era moderna.
IL CONTROLLO ECCESSICO NON RIDUCE IL CRIMINE MA SOLO LA LIBERTÀ
Il filosofo francese Michel Foucault nel 1975 pubblicava un’opera fondamentale per la sociologia della sicurezza: “Sorvegliare e Punire: Nascita della Prigione” (Surveiller et punir: Naissance de la prison). In questo testo sianalizza l’evoluzione storica dei sistemi punitivi e il passaggio dalle punizioni corporali e pubbliche a forme più sottili e pervasive di controllo sociale, dimostrando come il potere si eserciti non solo attraverso la violenza fisica, ma anche mediante la disciplina e la sorveglianza, trasformando i corpi e le menti degli individui.
Foucault introduce il concetto di “società disciplinare“, in cui la sorveglianza e la regolazione dei comportamenti diventano onnipresenti. I modelli disciplinari non si limitano alle prigioni, ma si estendono a scuole, ospedali, fabbriche e persino alla vita quotidiana.
L’ipercontrollo e l’abuso della videosorveglianza nella società contemporanea è la moderna evoluzione del sistema del Panoptico di cui lo stesso Foucault ha scritto traducendo e commentando il testo di Bentham nella sua opera Panopticon ovvero la casa d’ispezione, anticipando la proliferazione del Grande Fratello.
NO ALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE CHE VIOLA LA PRIVACY
Il Garante per la protezione dei dati personali ha sanzionato il Comune di Trento con una multa di 50.000 euro per per aver condotto due progetti di ricerca scientifica, utilizzando telecamere, microfoni e reti sociali, in violazione della normativa sulla protezione dati.
La sanzione riguarda due progetti di ricerca scientifica, denominati “Marvel” e “Protector”, finanziati con fondi europei e finalizzati allo sviluppo di soluzioni tecnologiche per migliorare la sicurezza urbana attraverso l’uso di intelligenza artificiale.
Dettagli dei progetti:
- Marvel: Il progetto prevedeva l’acquisizione di filmati dalle telecamere di videosorveglianza già installate nel territorio comunale per finalità di sicurezza urbana, oltre all’audio ottenuto da microfoni collocati sulla pubblica via. I dati raccolti venivano analizzati mediante tecniche di intelligenza artificiale per rilevare automaticamente eventi di rischio per la pubblica sicurezza.
- Protector: Questo progetto prevedeva l’acquisizione di filmati di videosorveglianza e la raccolta e analisi di messaggi e commenti d’odio pubblicati sui social media, con l’obiettivo di rilevare emozioni negative e identificare rischi e minacce per la sicurezza dei luoghi di culto.
LA SANZIONEDEL GARANTE PER LA PRIVACY AL COMUNE DI TRENTO
Non si può tutelare la legalità con mezzi illeciti e tantomeno si può giustificare la violazione indiscriminata delle libertà dei cittadini, spiati più che tutelati, con il pretesto di tutelare la loro sicurezza, il principio di proporzionalità deve essere sempre garantito e dimostrato, secondo i principi dell’accountability.
Il Garante ha rilevato diverse violazioni della normativa sulla protezione dei dati personali, tra cui:
- Assenza di una base giuridica adeguata: Il Comune di Trento non ha fornito un quadro giuridico idoneo a giustificare i trattamenti dei dati personali, inclusi quelli relativi a reati e categorie particolari, comportando un’ingerenza nei diritti e nelle libertà fondamentali delle persone, si deve peraltro ricordare che il sindaco non è autorità di pubblica sicurezza.
- Informative incomplete: Le informative fornite agli interessati non descrivevano compiutamente i trattamenti, omettendo, ad esempio, la possibilità che le conversazioni potessero essere registrate dai microfoni installati sulla pubblica via.
- Mancata valutazione d’impatto: Nonostante l’impiego di nuove tecnologie e la sorveglianza sistematica di zone accessibili al pubblico, il Comune non ha dimostrato di aver effettuato una valutazione d’impatto sulla protezione dei dati prima di iniziare il trattamento.
Oltre alla sanzione pecuniaria, il Garante ha ordinato al Comune di Trento di cancellare i dati trattati in violazione di legge. Pur riconoscendo alcuni fattori attenuanti, l’Autorità ha sottolineato la gravità delle modalità di trattamento adottate, che hanno comportato significativi rischi per i diritti e le libertà degli interessati. La sanzione è stata applicata in misura ridotta poiché è la prima violazione dell’ente e il comune ha collaborato prontamente.
Questo caso evidenzia l’importanza di garantire che l’implementazione di tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale, avvenga nel pieno rispetto della normativa sulla protezione dei dati personali, salvaguardando i diritti e le libertà fondamentali dei cittadini.
La tecnologia è inevitabile, certamente ogni elemento interessato dall’evoluzione è in realtà il risultato di una scelta umana. Tutto ciò è la conseguenza di una progettualità studiata, attuata e migliorata nel tempo, osservando il bene comune.
SCARICA L’ORDINANZA INGIUNZIONE: Sanzione al Comune di Trento del GarantePrivacy-9977020.
BIBLIOGRAFIA
Jeremy Bentham, Introduzione ai principi della morale e della legislazione, UTET 2017;
Jeremy Bentham, Panopticon ovvero la casa d’ispezione, a cura di M. Foucault e M. Perrot, Saggi Marsilio 1997;
Michel Foucault, Sorvegliare e punire. Nascita della Prigione, Einaudi, 2014;
Guillaume Travers, La società della sorveglianza. Fase ultima del Traversralismo, Passaggio al Bosco 2022.
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