IL NUOVO CODICE DELLA STRADA È LEGGE, Massimiliano Mancini

Il testo normativo appena approvato in via definitiva, dopo la dichiarazione che ci aveva rilasciato in anteprima il ministro Salvini

Abstract: Lo scorso mese di agosto 2024 il ministro Matteo Salvini ci aveva dichiarato in anteprima l’approvazione e alcuni dei contenuti del nuovo Codice della Strada, pubblichiamo quindi il testo del DDL approvato oggi dal Senato in via definitiva e che sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale nei prossimi giorni.

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APPROVATO OGGI IN VIA DEFINITIVA IL NUOVO CODICE DELLA STRADA

Dopo tante anticipazioni e tanti annunci, oggi 20 novembre 2024 il Senato, con 83 voti favorevoli, 47 contrari e un astenuto, ha approvato in via definitiva il disegno di legge presentato dal Ministro delle infrastrutture e trasporti Matteo Salvini, che ci aveva preannunciato lo scorso mese di agosto quando lo avevamo intervistato, denominato “Interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992 n. 285“, confermando senza ulteriori modifiche, e quindi definitivamente, il disegno di legge già approvato dalla Camera lo scorso 27 marzo scorso.

> Il testo del nuovo codice della strada 2024 <<

ENTRATA IN VIGORE

Nei prossimi giorni il testo definitivo sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, certamente la prossima settimana, ed entrerà in vigore quindici giorni dopo la pubblicazione, quindi orientativamente per la metà di dicembre.

Molte delle novità previste tuttavia non potranno essere applicate immediatamente ma solo quando saranno emanati specifiche norme attuative.

COSA CONTIENE IL TESTO APPROVATO

Il provvedimento si articola in due sezioni: la prima è dedicata alle modifiche specifiche al Codice della Strada (Titoli I, III e IV) e alla normativa extra-codice, in particolare per la regolamentazione della micromobilità; la seconda riguarda, invece, una delega al Governo per la revisione del sistema normativo in materia di motorizzazione e circolazione stradale.

La delega prevede anche che, per alcune materie tecniche soggette a frequenti aggiornamenti, eventuali modifiche e perfezionamenti possano essere apportati direttamente dall’esecutivo.

LE PRIME NOVITÀ

Tra le principali variazioni presenti nel pacchetto vi è l’inasprimento delle sanzioni per chi guida in stato di ebbrezza. Per i recidivi scatta l’obbligo di installare in auto il dispositivo alcolock, che impedisce l’accensione del motore se viene rilevato un tasso alcolemico sopra lo zero, oltre alla revoca della patente e al divieto assoluto di assumere bevande alcoliche prima della guida per un periodo di due o tre anni, in base alla gravità dell’infrazione.

Per contrastare la guida sotto l’effetto delle di droghe saranno più semplici gli accertamenti, aver assunto stupefacenti comporterà in ogni caso il ritiro immediato della patente.

L’utilizzo del cellulare e smartphone alla guida comporterà pene più severe rispetto al passato, con multe fino a 1.400 euro. In ogni caso scatta la sospensione breve della patente che va da 15 giorni a 90 nei casi più gravi.

L’inasprimento delle pene e sanzioni riguarda anche l’occupazione dei posti relativi ai disabili e il superamento dei limiti consentiti nei centri urbani, per cui si prevede il ritiro breve della patente. I motorini parcheggiati in sosta irregolare potranno ricevere multe, fino a 87 euro se posizionati in modo da limitare la viabilità.

All’interno del disegno di legge sono anche indicate norme più severe per chi, abbandonando animali su strada, causi incidenti.

Per tutelare le famiglie vengono anche previste norme specifiche: la macchina familiare potrà essere usata dai neopatentati, sempre che non superi i 75kW/t.

CONFERMATO E AMPLIATO IL “DECRETO AUTOVELOX” CONTRO L’ABUSO DEGLI AUTOVELOX PER FARE CASSA

Il giro di vite già iniziato per contrastare l’abuso perpetrato degli strumenti elettronici per sanzionare gli automobilisti allo scopo di fare cassa, che si era già illustrato, è stato ulteriormente inasprito con nuove prescrizioni affinché tutti gli strumenti di controllo da remoto vengano omologati.

IL CONTRASTO ALLA GIUNGLA URBANA DEI MONOPATTINI E LA TUTELA DELLA MOBILITÀ CICLISTICA

I monopattini che dovranno essere identificabili tramite un contrassegno e avere l’assicurazione. Per guidarli bisognerà usare il casco; per quelli in sharing sarà inibito l’uso in are extraurbane.

Oltre alla prescrizione, per le biciclette, di una distanza minima di sicurezza di 1.5 m, si promuove l’adozione sulle strade dei cosiddetti guardrail salvamotociclisti, per i quali il MIT ha già stabilito, in via amministrativa, incentivi per gli Enti locali.

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