ETHICA SOCIETAS-Rivista di scienze umane e sociali
Arte Interviste NOTIZIE Roberto Castellucci

MASSIMO BASILE EDITORE DELL’ECCELLENZA, Roberto Castellucci

Intervista al fondatore di Celebre Magazine World, Luxury Investment Magazine e Rinascimento Magazine

di Roberto Castellucci

Abstract: Massimo Basile, classe 1975, Lucano doc, inizia a Londra da giovanissimo il suo percorso nel mondo dei Casinò che lo porterà poi a trasferte in Francia, Spagna e Malta. Nel 2002 assieme ad un team di professionisti si occupa dell’apertura del Casinò di Lugano per poi seguirlo come responsabile giochi fino al 2012. La sua lunga esperienza nel customer service e le sue relazioni a livello internazionale lo hanno portato a collaborare con due prestigiosi gruppi editoriali internazionali dediti al Luxury & Lifestyle fino a quando, tempi ormai maturi decide di fondare il suo gruppo e il suo Luxury Magazine Internazionale: celebreMagazineworld del quale è Editor & Founder.

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Massimo Basile

Massimo Basile, un “self-made man” che ha saputo coniugare efficacemente il coraggio con lo studio editore, giornalista, manager, promotore di arte, divulgatore delle eccellenze e del lusso italiano: quale di queste attività predilige?

Sicuramente preferisco l’attività di editore, sia perché è un punto di arrivo del lungo percorso lavorativo intrapreso sin da giovanissimo, sia perché riesce a coniugare armoniosamente tutte altre mie attività menzionate. E che, tutte e piacevolmente, colorano ancora la mia quotidianità.

Qual è il suo paese d’origine e perché lo ha lasciato?

Sono orgogliosamente lucano, cresciuto a Cancellara, un piccolo comune potentino della Basilicata. Ritengo che qualunque giovane debba cercare esperienze significative all’estero, al fine di formare e accrescere la propria persona. Questo è stato il principale motivo del mio trasferimento a Londra.

Fabio Lamborghini e Massimo Basile

Ecco, Londra… Perché ha sempre considerato Londra come suo domicilio, nel senso latino del termine?

Avevo pensato di considerarla un’esperienza di sei mesi e invece ci ho vissuto per sei anni. Una realtà che mi ha regalato un patrimonio di esperienza di cui ancora oggi faccio tesoro. A tutti i giovani amo consigliare un’esperienza formativa a Londra, possibilmente duratura nel tempo. Come posso torno sempre con grande piacere nella capitale inglese, dove ho vissuto gli anni più importanti della mia crescita formativa professionale e umana.

Come si trova a Lugano?

Vivo nella bellissima e “sicura” Lugano dal 2002. Una città a misura d’uomo, con una qualità della vita eccellente e in una posizione geografica perfetta. Potrebbe essere definita, con un attinente claim, “Lugano, the perfect place to live”

Come è il mondo dei casinò, settore in cui ha lavorato per tanti anni? Esistono ancora i “bari”?

Il mondo dei casinò, cosi come lo si vede nei film, non esiste più. Una volta nella “salle de jeux” si entrava solo con giacca e cravatta, a capodanno solo in smoking. Il tutto, solo un lontano ricordo. Mah, riguardo ai bari, che dire? È una delle poche tipologie di entità che non è in via di estinzione…

Che cosa è per lei l’arte, altra attività in cui è fortemente impegnato?

Se è vero, come diceva Dostoevskij, che “La bellezza salverà il mondo”, io oggi mi permetto di dire che sarà l’arte a salvare il mondo.  Arte che appare sempre più sterile, più afona, perennemente in bianco e nero e che oggi avrebbe invece bisogno di tanta quadricromia. Per me l’arte è, nel modo più assoluto, vita. Il mondo dell’arte, soprattutto negli ultimi anni, è cambiato moltissimo. L’arte per esprimersi in modo efficace e incisivo ha bisogno di una comunicazione innovativa, che si distingua dal banale “modus operandi” di presentazioni imbarazzanti, scontate e improvvisate. Arte è eccellenza, è un bene prezioso, è un investimento. Infatti, oggi, più che mai, è entrata a far parte di quel mondo che i grandi investitori chiamano “tangible investments” e, in quanto tale, necessita di progetti concreti e “tailor made”, che pertanto vestano perfettamente l’artista e la sua arte. Sono poi i risultati di questi progetti che determinano il successo dell’artista sul mercato dei beni e su quello dell’immagine.

Oggi il suo gruppo oltre al prestigioso “celebreMagazine World” vanta altre testate come “Luxury Investment Magazine” e “Rinascimento Magazine”: esiste un indirizzo unico che caratterizzi le riviste da lei edite?

I nostri luxury magazines hanno un comune denominatore che le identifica e che è racchiuso in un’unica parola: eccellenza.

Quali sono i criteri con i quali sceglie i giornalisti che scrivono per le sue riviste?

Premetto che se oggi i nostri magazines sono vere eccellenze di editoria, il grande merito va ai nostri giornalisti. Sono veri professionisti ma, soprattutto, grandi persone quanto a dedizione, professionalità e amore per il proprio lavoro. La maggior parte di loro ha sposato questo ambizioso progetto sin dalle origini. Col tempo ne sono arrivati altri che, occorre sottolineare, abbiamo scelto collegialmente con tutta la direzione del gruppo. E poi, me lo lasci dire, siamo anche una “bella famiglia”!

Qual è il pubblico che predilige le sue riviste e quali sono le aree in cui vengono pubblicate?

Il nostro pubblico è global: profilo well educated, high spending, amante del lusso a 360 gradi, vero esteta e amante del bello nelle sue forme più uniche ed esclusive. I nostri luxury magazines online e cartacei hanno poi, una pubblicazione e un respiro assolutamente internazionale.

Qual è il confine tra informazione e pubblicità, a suo parere?

Sono due concetti essenziali e importanti della nostra società moderna. Il confine tra informazione e pubblicità a mio avviso è una linea molto sottile da trattare sempre con molto rispetto e con un alto senso dell’etica. Entrambe devono essere strumento educativo e morale. Nel momento che uno di questi due valori viene meno, si reca un danno al lettore, al pubblico, alla società…

Ha nostalgia dell’Italia?

Nostalgia dell’Italia… direi proprio di no. Definirei il Bel Paese come il posto più bello dove trascorrere le vacanze. Nient’altro. Si vive così bene in Svizzera che, vi posso assicurare, difficilmente si provano nostalgie.

Ha ancora un sogno nel cassetto da realizzare?

Sì, quello di far diventare Celebre Magazine World la rivista più iconica del lusso a livello mondiale. Ce la faremo, ce la faremo…

Si congeda così, Massimo Basile, profondamente consapevole di aver creato un media molto espressivo e sornione. Un po’ come il suo sorriso…

Mostra di Athos Faccincani ad Ascona (CH)

 

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