ETHICA SOCIETAS-Rivista di scienze umane e sociali
Cybersecurity Enrico Mancini NOTIZIE Scienza e Tecnologia

LA CYBERSECURITY: PHISHING, RANSOMWARE E ALTRO, LE PRINCIPALI MINACCE DEL METAVERSO, Enrico Mancini

Cybersecurity: Hacker all’attacco del metaverso, evita le insidie del mondo digitale!

Abstract: La sicurezza informatica è fondamentale nel mondo digitale di oggi. Analizza le principali minacce informatiche, dalla diffusione di malware agli attacchi di phishing, e fornisce indicazioni utili per proteggere i propri dati e sistemi..

Keywords: #cybersecurity #informatica #sicurezzainformatica #malware #phishing #ransomware #RegolamentoUE2019/881 #NIS2 #GDPR #enricomancini #ethicasocietas #ethicasocietasrivista #rivistascientifica #scienzeumane #scienzesociali #ethicasocietasupli

Il panorama in continua evoluzione delle minacce informatiche

Il mondo digitale, con la sua crescente interconnessione e la sua pervasività in ogni aspetto della vita moderna, offre immense opportunità ma cela anche insidie sempre più sofisticate. Le minacce informatiche, in costante evoluzione, rappresentano un rischio concreto per individui, aziende e persino infrastrutture critiche. Comprendere la natura di queste minacce è il primo passo fondamentale per proteggersi efficacemente.

Questo articolo si propone di esplorare il panorama delle minacce informatiche, analizzando le tipologie più diffuse, le loro modalità di attacco e le possibili conseguenze.

MALWARE: l’ospite indesiderato

Il termine “malware” racchiude una vasta gamma di software dannosi progettati per infiltrarsi nei sistemi informatici, compromettendone il funzionamento, rubando dati sensibili o prendendone il controllo.

Tra le diverse tipologie di malware, ricordiamo:

  • Virus: si propagano infettando altri file e programmi, replicandosi e diffondendosi rapidamente1.
  • Worm: a differenza dei virus, i worm non necessitano di un file “ospite” per diffondersi, ma sfruttano vulnerabilità di rete per propagarsi autonomamente2.
  • Trojan horse: si presentano come programmi apparentemente innocui, ma nascondono al loro interno codice malevolo che si attiva all’esecuzione. Un esempio noto è il Trojan bancario Zeus, progettato per rubare credenziali di accesso ai conti bancari online3.
  • Spyware: software che monitora e raccoglie informazioni sull’attività dell’utente, come siti web visitati, password digitate e dati personali, inviandoli a terzi senza il consenso dell’utente4.
  • Adware: software che visualizza pubblicità indesiderate, spesso intrusive e fastidiose, e può rallentare le prestazioni del sistema5.

RANSOMWARE: la minaccia del riscatto digitale

Il ransomware rappresenta una delle minacce informatiche più temute, in grado di paralizzare interi sistemi informatici e causare ingenti danni economici. Questo tipo di malware cripta i file dell’utente, rendendoli inaccessibili, e richiede il pagamento di un riscatto per ottenere la chiave di decrittazione.

La diffusione del ransomware avviene principalmente tramite:

  • Allegati email dannosi: email apparentemente legittime che contengono allegati infetti.
  • Link dannosi: cliccando su link presenti in email, messaggi o siti web compromessi, l’utente può scaricare inconsapevolmente il ransomware.
  • Exploit kit: siti web che sfruttano vulnerabilità del software per installare automaticamente il ransomware sul sistema dell’utente.

Esempi di ransomware che hanno causato danni ingenti a livello globale includono WannaCry, NotPetya e Locky6.

PHISHING: l’arte dell’inganno digitale.

Il phishing è una tecnica di ingegneria sociale che mira a carpire informazioni sensibili, come password, dati bancari o numeri di carta di credito, attraverso l’inganno. I criminali informatici utilizzano email, messaggi di testo o siti web falsi, che imitano in modo convincente entità affidabili come banche, istituzioni o social media, per indurre le vittime a fornire le proprie credenziali o a scaricare malware.

Per riconoscere un tentativo di phishing, è importante prestare attenzione a:

  • Errori grammaticali o ortografici: spesso i messaggi di phishing contengono errori di battitura o una grammatica scorretta.
  • Link sospetti: controllare attentamente l’indirizzo del link prima di cliccarci sopra. Se l’indirizzo sembra sospetto o diverso da quello ufficiale dell’ente che si presume stia inviando il messaggio, è probabile che si tratti di un tentativo di phishing.
  • Richieste di informazioni personali urgenti: diffidare di email o messaggi che richiedono con urgenza informazioni personali o finanziarie. Le organizzazioni legittime non richiedono mai tali informazioni tramite email o messaggi di testo.

ATTACCHI DDoS: mettere in ginocchio i sistemi.

Gli attacchi DDoS (Denial of Service) hanno l’obiettivo di rendere un server o un sito web inaccessibile agli utenti legittimi, sovraccaricandolo con un volume di traffico elevato proveniente da diverse fonti. Questi attacchi possono causare gravi disagi e perdite economiche, soprattutto per le aziende che dipendono dalla disponibilità online dei propri servizi.

I metodi più comuni per condurre attacchi DDoS includono:

  • Botnet: reti di computer infetti, controllate da remoto dai criminali informatici, che vengono utilizzate per generare un enorme volume di traffico verso il bersaglio.
  • Attacchi di amplificazione: sfruttano vulnerabilità di alcuni protocolli di rete per amplificare il traffico generato dagli attaccanti, rendendo l’attacco ancora più potente.

Altre minacce emergenti

Oltre alle minacce descritte, il panorama della sicurezza informatica è in continua evoluzione, con nuove minacce che emergono costantemente. Tra queste, ricordiamo:

  • Social engineering: l’arte della manipolazione psicologica, utilizzata per indurre le vittime a compiere azioni dannose, come rivelare informazioni confidenziali o scaricare malware.
  • Man-in-the-middle: attacchi in cui i criminali informatici si interpongono nella comunicazione tra due parti, intercettando e modificando i dati scambiati.
  • SQL injection: tecnica che sfrutta vulnerabilità nei database per inserire codice malevolo e ottenere l’accesso a informazioni sensibili7.
  • Zero-day exploit: attacchi che sfruttano vulnerabilità software sconosciute, per le quali non sono ancora disponibili patch di sicurezza.

Le minacce informatiche rappresentano una sfida crescente per la sicurezza di individui e organizzazioni. Per proteggersi efficacemente, è fondamentale adottare un approccio multistrato che combini soluzioni tecnologiche avanzate con la formazione e la consapevolezza degli utenti. Mantenere i software aggiornati, utilizzare password robuste, fare attenzione ai link e agli allegati sospetti, e adottare comportamenti responsabili online sono solo alcune delle misure che possono contribuire a mitigare il rischio di attacchi informatici.

La sicurezza informatica è un processo continuo che richiede attenzione e aggiornamento costante. Solo attraverso la conoscenza e la prevenzione possiamo navigare nel mondo digitale in modo sicuro e responsabile.

________________________________________________________

Note:

  1. Virus: I primi virus informatici risalgono agli anni ’70, ma la loro diffusione su larga scala è avvenuta negli anni ’80 e ’90 con la crescente popolarità dei personal computer.
  2. Worm: Il primo worm, noto come “Morris worm”, è comparso nel 1988 e ha causato notevoli disagi infettando migliaia di computer connessi a Internet.
  3. Trojan horse: Il nome deriva dal celebre cavallo di Troia della mitologia greca. I Trojan horse sono diffusi da diversi decenni e continuano ad essere una minaccia attuale.
  4. Spyware: Lo spyware si è diffuso negli anni 2000, spesso in bundle con software gratuiti o tramite download drive-by.
  5. Adware: L’adware è comparso nei primi anni ’90 ed è diventato una delle forme più comuni di malware, spesso utilizzato per generare profitti attraverso la visualizzazione di pubblicità indesiderate.
  6. Ransomware: Il ransomware è emerso come una minaccia significativa negli ultimi anni, con un picco di attacchi registrato a partire dal 2017.
  7. SQL injection: Questa tecnica di attacco è stata scoperta negli anni ’90 e rimane una delle vulnerabilità più sfruttate dai criminali informatici.

Riferimenti normativi:

  • Direttiva NIS (Network and Information Security): Direttiva Europea 2016/1148 che stabilisce misure per garantire un elevato livello di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi negli Stati membri.
  • GDPR (General Data Protection Regulation): Regolamento Europeo 2016/679 sulla protezione dei dati personali, che prevede sanzioni per le violazioni di dati causate da attacchi informatici.
  • Codice penale italiano: Articoli 615-ter (accesso abusivo a un sistema informatico o telematico), 615-quater (detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici o telematici), 640-ter (frode informatica) che prevedono sanzioni penali per i reati informatici.

 

Related posts

CONDUCENTE CON PATENTE SCADUTA NON È RESPONSABILE LA SOCIETÀ DI AUTONOLEGGIO, Domenico Carola

@Direttore

DETENZIONE DI UN’INGENTE QUANTITA’ DI SOSTANZA STUPEFACENTE: OCCORRE COMUNQUE DIMOSTRARE LO SPACCIO, Luigi De Simone

Luigi De Simone

CAPIRE LA GUERRA IN UCRAINA: 2) DALLA SECONDA GUERRA MONDIALE ALLA DOMINAZIONE RUSSA, Francesco e Massimiliano Mancini

@Direttore