Intervista alla sindaca e alla comandante di Trebaseleghe (PD)
Abstract: Probabilmente è la più antica fiera d’Italia che ancora esiste, l’Antica fiera dei mussi di Trebaseleghe in Veneto potrebbe essere anche anteriore al 1185. L’intervista al sindaco Antonella Zoggia approfondisce sul piano sociologico e politico il valore della tradizione e con la comandante Silvia Zaghi si parla di come garantire la sicurezza ad ogni livello in una grande manifestazione urbana con una grande partecipazione e con una durata di dieci giorni.
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La più antica fiera d’Italia ancora celebrata
L’Antica fiera dei mussi [i mussi in Veneto sono gli asini n.d.r.], detta anche fiera di Santa Maria, secondo la cronologia delle edizioni risalirebbe al 1185, come risulta nel verbale di delibera del Consiglio Comunale del 30 gennaio 1968 avente per oggetto: Esame domanda del Parroco di Trebaseleghe relativa affranco di stazio e relativa decisione, e si dichiara che: “…. Il diritto allo stazio alla Fiera di Trebaseleghe, a favore della Chiesa risale al 1185 circa, come è dimostrabile da documenti esistenti nell’archivio parrocchiale…”.
Potrebbe essere ancora più antica poiché i primi documenti, databili tra il 1313 e il 1316, non definiscono la datazione precisa dell’inizio e il diritto allo Stazio della Fiera a favore della Chiesa di Trebaseleghe è attestato fin dall’anno 1158, come riscontrabile nel documento presente in archivio parrocchiale “Exemplum. Anno D.ni 1158, indictione VI, septimo Kal. Madii” e quindi si svolgerebbe da ben 865 anni.
Si svolge il 7 settembre di ogni anno e sarebbe iniziata per volontà della famiglia Tempesta di Noale e, infatti, al tempo della Repubblica di Venezia la fiera era presieduta di diritto da un cittadino di Noale (PD), eletto annualmente col titolo di Vice-gerente, che era accompagnato in pompa magna a Trebaseleghe dai maggiorenti di Noale e altri cittadini, ove alloggiava per tre giorni nel palazzo che era noto al tempo come Paveggion e durante questi tre giorni, se necessario, vi amministrava la giustizia e teneva corte bandita.
A causa di diatribe politiche tra i Tempesta di Noale e gli Scaligeri di Treviso, entrambi desiderosi di approfittare il più possibile della rendita fiscale che derivava dalla Fiera di Trebaseleghe, la manifestazione fu spostata nel territorio di Noale nell’anno 1337, ma, l’8 settembre 1339 l’allora potestà di Treviso Marin Faliero, proclamò per quei giorni la fiera di S. Maria e la manifestazione venne ristabilita a Trebaseleghe, dove da sempre si era celebrata.
L’intervista con la sindaca
Antonella Zoggia (1964), sindaca della Città di Trebaseleghe (PD), eletta nel 2019 in una coalizione civica di area Lega, fisioterapista presso azienda sanitaria pubblica, laureata magistrale in scienze delle professioni sanitarie della rianbilitazione, tutor universitario.
Massimiliano Mancini: «Ci spiega cos’é e qual é l’importanza della Fiera dei mussi?».
Antonella Zoggia: «Per la nostra città di Trebaseleghe è la festa principale e anche la tradizione. Siamo alla 839° edizione, è la festa dell’identità della nostra città. Celebra quella che è la nostra storia di tradizioni agricole, perché siamo un territorio pianeggiante molto ricco dal punto di vista della produzione agricola e quindi, sin dagli albori della nascita della nostra comunità, questo è stato il momento di ritrovo e di mercato per il mondo contadino che si era formato».
Massimiliano Mancini: «Dal 1185 questa fiera è un momento che, anche sul piano sociologico, aggrega e da identità a questo territorio. Qual é il valore della tradizione secondo lei?».
Antonella Zoggia: «Secondo me il valore della tradizione, attualmente, è proprio quello di creare identità, solidificando le radici, le origini da cui ci siamo sviluppati, non solo come comunità ma anche come cittadini, come membri di questa comunità di persone. La cosa che mi colpisce di più è che tutti quanti, quando parlano della Fiera dei mussi, ricordano la loro infanzia e, appunto, la tradizione che quel giorno, quella settimana, ci si trovava in centro paese non solo per il commercio, per rifornirsi dell’attrezzatura necessaria al mondo contadino, ma per incontrare le persone, per rinsaldare i rapprorti di parentela ma anche di amicizia e per l’identità di essere trebaselicensi».
Massimiliano Mancini: «Sindaco, sul piano politico la tradizione è qualcosa che caratterizza una parte politica oppure è un valore trasversale?».
Antonella Zoggia: «Sicuramente è un valore trasversale anzi credo proprio che la tradizione ci insegni che bisogna superare queste contrapposizioni politiche perché come amministratore il mio primo scopo è quello di fare il bene comune per tutta la mia comunità, fare il meglio che è possibile per la mia città. Davvero non mi riconosco in nessuna suddivisione politica quindi la festa, la Fiera dei mussi, la festadel paese è la festa di tutti indipendentemente dalle opinioni, dalle idee o dal gruppo politico che attualmente ha in mano l’amministrazione».
Massimiliano Mancini: «Quindi vuole dire che essere espressione di una lista civica non è semplicemente una strategia politica ma può essere la scelta di dedicarsi alla concreta amministrazione oltre gli steccati e oltre le opposte visioni ideologiche?».
Antonella Zoggia: «Sicuramente ma le dico anche di più: come sindaco, come sindaci sentiamo forte questa diversita. Non credo che ci siano tanti sindaci che vivano il loro ruolo come riconoscimento o appartenenza a una idea politica, ma viviamo il ruolo di sindaco come riferimento, rappresentanza per fare gli interessi della nostra comunità, dei nostri cittadini. Prima di tutto!».
L’intervista con la comandante
Silvia Zaghi (1969), funzionaria responsabile del servizio di Polizia locale del Comune di Trebaseleghe con il grado di vice commissario, laureata magistrale in giurisprudenza, in precedenza operatore di polizia locale per oltre 20 anni del Comune di Vigodarzere (PD), dirigente nazionale di UPLI-Unione Polizia Locale Italiana.
Massimiliano Mancini: «Qual è l’impegno organizzativo per una manifestazione come la Fiera dei mussi?».
Silvia Zaghi: «Siamo alla 839° edizione di questa manifestazione, un evento che viene svolto a livello territoriale ma che comporterà un grandissimo afflusso di visitatori e quindi comporta un grande impegno da parte della Polizia locale per assicurare che la manifestazione si svolga in totale sicurezza. La pianificazione è iniziata già diversi mesi fa con la predisposizione delle attività di tipo amministrativo e poi con l’organizzazione dell’ausilio dei numerosi volontari, tra i quali ricordo il Gruppo comunale di protezione civile, l’Associazione nazionale Carabinieri e molti altri soggetti, con i quali è stato predisposto il piano di sicurezza per far sì che le giornate della fiera, che ricordo saranno dal 1 al 11 settembre, si svolgano in totale sicurezza per i cittadini.».
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