Chi c’era e cosa ha vissuto e chi non l’ha voleva e perché
Abstract: Anche quest’anno, come oramai da tradizione dopo la pausa imposta dalla pandemia, si è svolto a Roma il Pride, la parata per rivendicare la “normalità” della comunità LGBTQ+ in un paese che ancora discrimina e giudica secondo valori morali e presunti criteri di naturalità le libere e consenzienti scelte sessuali delle persone, ma questa volta il nuovo orientamento politico della Regione Lazio ha contrapposto le ideologie al patrocinio già dato e frettolosamente revocato.
Keywords: #pride #romapride2023 prideroma2023 #lgbtq+ #regionelazio #etica #morale #filosofia #philosophy #politica #politics #francescorocca #jacopocoghe #provitafamiglia #robertacassetti #francescomancini #massimilianomancini #ethicasocietas #ethicasocietasupli #rivistascientifica #scienzeumane #scienzesociali #ethicasocietasupli
Il senso del Pride
Il Pride, o Pride Parade, è un evento che celebra la comunità LGBTQ+ (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, queer e altre identità sessuali e di genere). È una manifestazione che si tiene in molte città di tutto il mondo durante il mese di giugno, comunemente noto come Mese del Pride.
Il Pride ha le sue origini nelle rivolte di Stonewall avvenute a New York nel 1969, quando la comunità LGBTQ+ si ribellò contro le frequenti incursioni della polizia nei bar frequentati da persone queer. Questi eventi hanno segnato l’inizio del movimento per i diritti LGBTQ+ e sono considerati un punto di svolta nella storia della comunità.
Durante il Pride, si svolgono diverse attività, tra cui sfilate colorate e festive, eventi culturali, conferenze, spettacoli, concerti e feste. L’obiettivo principale è quello di promuovere l’accettazione, l’uguaglianza, i diritti e il rispetto per le persone LGBTQ+, nonché di sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi che affrontano.
Il Pride è diventato un simbolo di orgoglio e di celebrazione dell’identità LGBTQ+, offrendo uno spazio sicuro in cui le persone possono esprimere la propria autenticità e lottare per l’uguaglianza. Oltre alle sfilate e agli eventi, il Pride svolge anche un ruolo importante nel promuovere la consapevolezza e la visibilità delle questioni LGBTQ+ all’interno della società.
Cos’é per chi l’ha osteggiata
Pro Vita & Famiglia, come oggi si chiama l’associazione 2012 Pro Vita onlus fondata, tra gli altri, da Toni Brandi, che ne è il presidente, promuove tutti i temi cari all’estrema destra europea:
- opposizione preconcetta a tutte le manifestazioni Pride e a qualsiasi richiamo ai colori dell’arcobaleno e contrasto al riconoscimento dei diritti civili, spacciato come lotta contro il gender, anche se non esistete sinora alcuna definizione oggettiva di questa presunta “ideologia” e nemmeno una strutturazione di questo concetto nè sul piano filosofico e né sul piano politico [Vds. Petizione contro il Festival di Sanremo e Amadeus per il bacio tra Fedez e Rosa Chemical, Petizione contro l’ideologia gender (questa sconociuta n.d.r.) nelle scuole, Salviamo Mamma e Papà: No “Genitore 1 e 2” sui documenti di identità, Petizione contro Peppa Pig];
- clericalismo, difendendo qualsiasi ostentazione di simboli religiosi imposti nel sistema educativo e contrasto morale alle libertà riconosciute dalla legge come l’aborto, spacciato come tutela della salute [Vds. Petizione contro l’aborto che danneggia la psiche delle donne];
- opposizione alle politiche ambientali e alle azioni rivolte alla riduzione delle emissioni di gas serra [Vds. Petizione contro la tirannia ambientalista ispirata a ideologie anti-umane Difendi la tua casa, no alla transizione ecologica, Petizione contro la “ZTL green” del sindaco Gualtieri].
Nuova ideologia o vecchia omofobia?
L’associazione Pro Vita & Famiglia, che non ha ottenuto alcuna revoca dei sostegni e dei patrocini concessi ai Pride da parte delle altre amministrazioni in Italia nel corso degli anni, c’é riuscita con la nuova coalizione di centrodestra, appena eletta lo scorso mese febbraio 2023 al governo della Regione Lazio, che a pochhi giorni dalla manifestazione ha revocato il patrocinio già concesso. Un gesto che non ha cambiato nulla nel concreto ma che ha cambiato l’approccio ideologico a una manifestazione festosa e pacifica che non vuole togliere diritti a nessuno ma solo lasciare la libertà a tutti.
Il 5 giugno 2023 la Giunta del Lazio presieduta da Francesco Rocca, ha dichiarato ufficialmente che «ribadisce il proprio impegno sui diritti civili – sottolinea l’ente – la firma istituzionale della Regione Lazio non può, né potrà mai, essere utilizzata a sostegno di manifestazioni volte a promuovere comportamenti illegali, con specifico riferimento alla pratica del cosiddetto utero in affitto».
A tuonare contro il patrocinio inizialmente dato alla manifestazione è stata Pro Vita & Famiglia: «Ci chiediamo se il centrodestra non sia in preda ad una schizofrenia», aveva affermato Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus.
Il 5 giugno 2023 il Tweet di Jacopo Coghe (@jacopocoghe), portavoce di @ProVitaFamiglia, ha annunciato: «Accogliamo con favore il ritiro del patrocinio della Regione Lazio al Roma #Pride2023 dopo la denuncia di Pro Vita & Famiglia.
Supportare i Pride significa infatti dare man forte a chi vuole legalizzare #uteroinaffitto, il matrimonio egualitario, le adozioni per coppie dello stesso sesso, le trascrizioni anagrafiche per i “figli” delle coppie gay, ma anche legittimare l’identità di genere, il self-id, i progetti gender nelle scuole di ogni ordine e grado, e “la carriera alias in tutti gli istituti di istruzione”.
Auspichiamo che non si ripetano più errori che potrebbero costar caro in termini di salute, benessere e rispetto dei diritti di donne, bambini, adolescenti e delle famiglie italiane. Da parte nostra continueremo a monitorare attentamente ogni atto amministrativo e politico della giunta presieduta da #Rocca perché non sia mai veicolo dell’ideologia #gender e #LGBTQI».
In precedenza la stessa associazione Pro Vita & Famiglia aveva dichiarato: «Ci chiediamo se il centrodestra non sia in preda ad una schizofrenia”, aveva affermato Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus.»
Il Roma Pride 2023 per chi c’era
Roberta Cassetti, psicologa e psicoterapeuta, attivista dei diritti LGBTQI: «Io c’ero ed e posso dire che è stato un tripudio di colori ed arcobaleni. Con abbracci, canti e balli! Con i nostri corpi che è tutto quello che abbiamo per resistere! Ed è stata esattamente una “queer resistenza”!
In un momento storico dove si è fermi nelle tutele delle politiche di genere vedere un milione di persone sfilare lungo le strade di Roma è stata pura emozione.
Un Pride non è ostentazione, ma semplicemente orgoglio di esprimere la propria esistenza così com’è senza sovrastrutture e senza falsi moralismi. In quei momenti la sobrietà non può esser di casa. Tutto ciò che abbiamo e possediamo sono i nostri corpi. Attraverso di esso rivendichiamo i nostri diritti ora più che mai ,a dispetto di chi invece vuol cancellarli! Una queer resistenza per gridare al mondo che non solo esistiamo ma che resistiamo!».
GLI ULTIMI 5 ARTICOLI DI FRANCESCO MANCINI
CAPIRE LA GUERRA IN UCRAINA: 3) DALLA SOTTOMISSIONE SOVIETICA ALL’INDIPENDENZA ODIERNA
NON C’È CHE UN SOLO VERO UOMO CHE VICEVERSA È UNA DONNA
CAPIRE LA GUERRA IN UCRAINA: 2) DALLA SECONDA GUERRA MONDIALE ALLA DOMINAZIONE RUSSA
SULLA DOVEROSA DISTINZIONE TRA STORIA E MEMORIA
IL GIORNO DEL RICORDO DI UN GENOCIDIO NEGATO SE NON GIUSTIFICATO
GLI ULTIMI 5 ARTICOLI PUBBLICATI
ALTRE APPLICAZIONI GENEROSE DELLA PARTICOLARE TENUITÀ DEL FATTO
L’UNICA DOMANDA DA PORSI SULL”INTELLIGENZA ARTIFICIALE”
LE ANTICIPAZIONI PIÙ AGGIORNATE SULLA RIFORMA DEL CDS-parte 4
LE ANTICIPAZIONI PIÙ AGGIORNATE SULLA RIFORMA DEL CDS-parte 3
LE ANTICIPAZIONI PIÙ AGGIORNATE SULLA RIFORMA DEL CDS-parte 2
Copyright Ethica Societas, Human&Social Science Review © 2023 by Ethica Societas UPLI onlus.
ISSN 2785-602X. Licensed under CC BY-NC 4.0