IL G7 SULLA PRIVACY A ROMA E I PRECEDENTI, Massimiliano Mancini

“La privacy è pre-condizione per qualsiasi altro diritto o libertà”

Abstract: Il quarto G7 sulla privacy si è svolto a Roma, nell’ambito del G7 a guida Italiana 2024, nell’incantevole cornice di Palazzo Poli dov’é la Fontana di Trevi dal 9 all’11 settembre. L’evento mondiale è statp coordinato dal Collegio del Garante italiano con la partecipazione delle Autorità di controllo di Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America, insieme al Comitato europeo della protezione dei dati (EDPB) e al Garante europeo della protezione dei dati (EDPS). Tanti i temi trattati per un’approccio sempre più globale alla protezione dei dati, dalla circolazione dei dati all’intelligenza artificiale, perché la privacy è il presupposto per qualsiasi altro diritto e per la democrazia.

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LE CONCLUSIONI DEL G7 SULLA SICUREZZA [CON VIDEO]

I PRECEDENTI G7 DELLA PRIVACY

Il primo G7 sulla privacy si è svolto il 7 e 8 settembre 2021, in epoca pandemica, in occasione del 47º vertice del G7 che si è svolto nel Regno Unito. Lo scopo è quello di individuare soluzioni condivise per migliorare e rendere sempre più efficace la protezione dei dati personali nell’attuale panorama globale e di fronte le nuove problematiche e le sfide delineate dalle tecnologie emergenti.

Quello del 2021 è stato il primo evento mondiale sulla privacy al quale è seguito nel 2022 il secondo G7-DPA Roundtable [Data Protection Autorities Roundtable] che si è svolto dal 6 all’8 settembre 2022 a Bonn nel G7 in Germania, con la partecipazione delle Autorità di controllo di Canada, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Italia e – per gli Usa – il Presidente della Federal Trade Commission, oltre alla presidente del Comitato europeo per la protezione dati, Andrea Jelinek, e al Garante europeo, Wojciech Wiewiórowski.

Il terzo G7 delle Autorità di protezione dei dati si è svolto il 20 e 21 giugno 2023 a Tokio durante il G7 del Giappone. Al centro dei lavori si sono poste le questioni relative alla promozione del “Data Free Flow with Trust” (DFFT), all’intensificazione della cooperazione transfrontaliera, alle sfide poste alla privacy dallo sviluppo delle tecnologie emergenti nell’ottica di rafforzare ulteriormente la cooperazione tra le Autorità privacy del G7.

IL G7 DELLA PRIVACY 2024

Il quarto G7 si è svolto a Roma dal 9 all’11 ottobre 2024 presso Palazzo Poli, famoso per la Fontana di Trevi, coordinato dal Collegio del Garante italiano con la partecipazione delle Autorità competenti di Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America, insieme al Comitato europeo della protezione dei dati (EDPB) e al Garante europeo della protezione dei dati (EDPS).

Il tema di quest’anno è stato Privacy in the age of data: data free flow with trust, emerging technology, enforcement cooperation.

L’incontro mondiale sulla protezione dei dati ha affrontato la sicurezza in relazione agli scenari internazionali in continua evoluzione e i nuovi sviluppi del terrorismo internazionale anche in conseguenza dei conflitti in atto e in particolare in Medio Oriente. Grande attenzione è stata posta alla cybersicurezza, all’intelligenza artificiale e ai trasferimenti di dati.

Ginevra Cerrina Feroni (sx) – Pasquale Stanzione (dx)

LA PRIVACY PRE-CONDIZIONE PER OGNI ALTRO DIRITTO O LIBERTÀ

Il presidente dell’Autorità per la Protezione dei Dati, il prof. Pasquale Stanzione, ha dichiarato: «La protezione dei dati è sempre più anche pre-condizione di ogni altro diritto o libertà, perché in una realtà sempre più “datificata”, in cui siamo ciò che “internet dice che siamo”, la tutela dei dati è il fondamento dell’autodeterminazione, del libero sviluppo della propria personalità. Ma è anche presupposto di eguaglianza, perché incompatibile con ogni forma di discriminazione e reale garanzia di pari chances per ciascuno.»

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Il tema dell’Intelligenza Artificiale è pervasivo in ogni ambito oramai e può costituire una grande opportunità o una grande minaccia per l’umanità e il G7 sulla privacy 2024 l’ha posta al centro dell’evento.

Il prof. Stanzione sul tema ha detto «…nell’era dell’i.a. e del dominio degli algoritmi – ha sottolineato Stanzione – che se da un lato offrono straordinarie possibilità di sviluppo e progresso anzitutto sociale, dall’altro esigono tuttavia una regolamentazione adeguata, per impedire che lo Stato di diritto sia sostituito dall’algocrazia”.

La protezione dei dati richiede un approccio sempre più globale «La protezione dei dati – ha continuato il presidente dell’Autorità di controllo italiana – è tra i diritti fondamentali, quello che maggiormente necessita di una vocazione internazionalista. La logica delle “piccole patrie” non si attaglia certo a un diritto che si esercita, più di altri, in una realtà aterritoriale come internet e che, come tale, esige regole e garanzie il più possibile omogenee tra i vari Paesi. Per questo bisogna promuovere il confronto tra ordinamenti e coltivare l’aspirazione, quantomai attuale, al riconoscimento universale della protezione dei dati come diritto umano fondamentale».