Quella sera mio figlio doveva essere a Frosinone e invece ha incontrato a Napoli un assassino di 16 anni che uscirà presto dal carcere
Abstract: Giovanbattista Cutulo, per tutti Giogiò, era un giovane e talentuoso musicista napoletano di 24 anni proiettato in una importante cariera artistica stroncata dai colpi di pistola di un minorenne coinvolto in una banale discussione. L’assassino è stato condannato a 17 anni di carcere ma potrebbe essere libero già fra 13 anni.
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RAGAZZINI DELLA GENERAZIONE GOMORRA
Giovanbattista (Giogiò) Cutolo (04/08/1999-31/08/2023), medaglia d’oro al valor civile, ha mostrato fin da bambino una profonda passione per la musica iniziando presto a studiare pianoforte e corno presso il Conservatorio di San Pietro a Majella a Napoli, dove era prossimo al diploma. La notte del 31 agosto 2023, mentre era in una paninoteca di piazza Municipio, a Napoli, è sorta una discussione con alcuni ragazzini per uno scooter parcheggiato male, degenerata quando uno dei bulli ha versato della maionese sulla testa di un amico di Giovanbattista. Ne è nata una nuova discussione, uno dei minorenni, già noto alle forze dell’ordine per precedenti penali, ha estratto quindi una pistola e gli ha sparato tre colpi due dei quali lo hanno raggiunto al torace e uno alla schiena.
Il 1º dicembre 2023, il Ministro dell’Interno gli ha conferito alla memoria la Medaglia d’Oro al Valor Civile alla memoria, riconoscendo il suo coraggio e altruismo.
Il 6 febbraio 2024, durante la prima serata del Festival di Sanremo, l’orchestra sinfonica ha reso omaggio a Giovanbattista, alla presenza della madre, Daniela Di Maggio.
Il 19 marzo 2024, il Tribunale dei Minorenni di Napoli ha condannato l’assassino di Giovanbattista a 20 anni di reclusione, accogliendo la richiesta del pubblico ministero, ridotta a 17 anni poiché non è stato proposto appello.
La vicenda di Giovanbattista Cutolo ha sollevato un ampio dibattito sulla sicurezza urbana e sulla necessità di riforme nel sistema di giustizia minorile in Italia. La sua memoria continua a essere onorata attraverso iniziative culturali e commemorative, sottolineando l’importanza di contrastare la violenza giovanile e promuovere valori di rispetto e convivenza civile.
L’INTERVISTA
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