Per la Cassazione mai applicabile in caso di recidiva nella condotta di guida senza patente!
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Abstract: Secondo una recente Sentenza della Corte di Cassazione, nei casi in cui, secondo la previsione legislativa, la guida senza patente integri gli estremi di una condotta penalmente rilevante, non è mai applicabile l’istituto della particolarità tenuità del fatto.
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La Corte di Cassazione1 è intervenuta sull’applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto2, in caso di procedimento penale per guida senza patente con recidiva, condotta penalmente rilevante ai sensi dell’articolo 116 comma 15 del Codice della Strada3, ipotesi residuale rispetto alla generale rilevanza esclusivamente amministrativa della guida senza patente.
Prima di analizzare la decisone della S.C. è interessante fare una breve cronistoria della schizofrenia, dimostrata negli ultimi anni dal Legislatore, in merito alla rilevanza penale o meno della guida senza patente. Attualmente, solo in caso di recidiva biennale, la guida senza patente ha rilevanza penale. Ma occorre ricordare che, con il primo Codice della Strada, la condotta era penalmente rilevante4, come poi confermato dal Codice della Strada del 19595 e del 1992 con la prima versione dell’attuale articolo 116 del Nuovo Codice della Strada6. Ma già dopo sette anni iniziava il delirio legislativo. Esattamente nel 1999, infatti, il Legislatore7 decide che, dal successivo 15 gennaio 2020, la guida senza patente di qualsiasi veicolo costituiva esclusivamente una violazione amministrativa punita con la sanzione amministrativa pecuniaria di 4.000.000 di vecchie lire. Nel 20078 il Legislatore ci ripensa e considera nuovamente reato la guida senza patente, tranne nel caso di guida di macchine agricole o operatrici. Dopo quattro anni9 anche la guida di questi ultimi veicoli è considerata reato, tornando sostanzialmente alla previsione legislativa del 1992. Ma non è ancora finita. Dopo altri cinque anni, si cambia di nuovo e si arriva all’attuale formulazione del comma 15 dell’articolo 116 CdS, che prevede la rilevanza penale della guida senza patente solo in caso di recidiva biennale10-11. Da non dimenticare, però, che, dal 2016, la guida senza patente è considerata un’aggravante per i delitti di omicidio stradale12 e di lesioni stradali gravi e gravissime13.
Il caso affrontato dalla Cassazione tratta proprio il caso della recidiva biennale, appena citata. Occorre precisare che, ai fini della configurabilità dell’aggravante della recidiva nel biennio, è necessario che la precedente violazione amministrativa sia stata definitivamente accertata prima della commissione del nuovo illecito, non essendo sufficiente la mera contestazione della precedente violazione.
Nel caso affrontato, la S.C. ha escluso l’applicabilità dell’istituto della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, invocato dal condannato nei due gradi di giudizio.
Secondo i Giudici di legittimità, il reato di cui all’art. 116, commi 15 e 17, del predetto Codice della Strada è, per sua struttura, a condotta reiterata, in quanto sanziona la condotta della guida senza patente solo se reiterata, appunto, in un arco temporale biennale. Ne consegue l’incompatibilità ontologica fra la fattispecie in esame e la causa di non punibilità ex art. 131-bis c.p.14.
La patente di guida risulta uno strumento indispensabile per la nostra quotidianità e, per questo, è anche oggetto di particolare attenzione da parte del Legislatore, influenzato dall’aumento sproporzionato di veicoli circolanti, ma con infrastrutture non più in grado di sostenere un tale traffico, con un’incidentalità sempre in aumento nonostante l’ambizioso obiettivo, previsto per il 2030, di ridurre la mortalità, e da parte della giurisprudenza compulsata dalle parti nei vari gradi di giudizio. Anche con la recente riforma del Codice della Strada15 sono state inasprite numerose sanzioni, compresa la durata della sospensione della patente di guida, in alcuni casi non prevista precedentemente e, addirittura, è stata introdotta la sospensione c.d. “breve”, di immediata attuazione da parte degli operatori di polizia stradale, ai sensi del nuovo articolo 218-ter Codice della Strada. Il tutto nell’unica e condivisa direzione di aumentare la sicurezza stradale.
NOTE
- Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza n. 28657 del 5 luglio e depositata il 17 luglio 2024.
- 131-bisc.p. rubricato “Esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto” introdotto dal Decreto Legislativo 16 marzo 2015, n. 28, recentemente modificato dalla c.d. Riforma Cartabia, ex Decreto Legislativo 10 ottobre 2022 n. 150.
- articolo 116 comma 15 CdS “Chiunque conduce veicoli senza aver conseguito la corrispondente patente di guida è punito con l’ammenda da euro 2.257 a euro 9.032; la stessa sanzione si applica ai conducenti che guidano senza patente perché revocata o non rinnovata per mancanza dei requisiti fisici e psichici. Nell’ipotesi di recidiva nel biennio si applica altresì la pena dell’arresto fino ad un anno. Per le violazioni di cui al presente comma è competente il tribunale in composizione monocratica.”.
- D. 8 dicembre 1933, n. 1740 rubricato “Testo unico di norme per la tutela delle strade e per la circolazione”.
- Articolo 80 del D.P.R. 15 giugno 1959, n. 393 rubricato “Testo Unico delle norme sulla circolazione stradale”.
- Articolo 116, ex comma 13, del Nuovo Codice della Strada, ex decreto legislativo 30 aprile 1992 n. 285.
- Decreto Legislativo 30 dicembre 1999, n. 507 rubricato “Depenalizzazione dei reati minori e riforma del sistema sanzionatorio….”.
- Decreto Legge 3 agosto 2007, n. 117 rubricato “Disposizioni urgenti modificative del Codice della Strada per incrementare i livelli di sicurezza nella circolazione” come convertito con modifiche con Legge 2 ottobre 2007, n. 160.
- Decreto Legislativo 18 aprile 2011, n. 59 rubricato “Attuazione delle direttive 2006/126/CE e 2009/113/CE concernenti la patente di guida”.
- Decreto Legislativo 15 gennaio 2026, n. 8 rubricato ”Disposizioni in materia di depenalizzazione, a norma dell’articolo 2, comma 2, della legge 28 aprile 2014, n.67”.
- L’articolo 73 del Decreto Legislativo 6 settembre 2011, n. 159 rubricato “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione”, considera reato la guida di autoveicolo e motoveicolo senza patente di soggetto sottoposto a misura di prevenzione personale.
- Articolo 589-bis codice penale introdotto dalla Legge 23 marzo 2016, n. 41.
- Articolo 590-bis codice penale introdotto dalla Legge 23 marzo 2016, n. 41.
- In tal senso Cassazione penale, sezione. IV, sentenza 12 marzo 2024, n. 17841; Cassazione penale, sez. IV, sentenza 5 ottobre 2023, n. 48515; Corte d’Appello Palermo, Sezione I, sentenza del 26/11/2024.
- Attuata con la Legge 25 novembre 2024, n. 177 rubricata “Interventi n materia di sicurezza stradale e delega al Governo per la revisione del Codice della Strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285”.
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