La Polizia Metropolitana di Roma porterà nelle scuole della provincia di Roma l’educazione stradale affiancando l’attività delle polizie locali comunali
Abstract: Presentato a Palazzo Valentini, sede della ex Provincia di Roma la seconda edizione del progetto di educazione stradale che coinvolgerà 13 comuni della provincia di Roma, con un cambio di passo della polizia sovracomunale metropolitana, sempre più protagonista della sicurezza in maniera sinergica e non alternativa alle altre polizie locali dei comuni. La polizia locale, anche in considerazione dell’avvento della polizia regionale, come nel caso della Puglia, e con un ruolo sempre più attivo delle polizie metropolitane, si sta affermando sempre più come un sistema di sicurezza che va oltre i campanilismi e i particolarismi.
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Pierluigi Sanna: sindaco di Colleferro (RM) al secondo mandato, eletto vicesindaco della Città Metropolitana di Roma (il sindaco metropolitano è, di diritto, il sindaco di Roma) con delega al PNNR, progetti europei, rapporti con gli enti locali e alla Polizia Metropolitana.
Maria Laura Martire: comandante dirigente della Polizia Metropolitana di Roma, già Polizia Provinciale di Roma.
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Il ruolo delle polizie locali sovracomunali
La polizia locale storicamente si è sempre identificata con la Polizia Municipale, relegando solo in tempi recenti alle Polizie Provinciali un ruolo marginale e settoriale sul settore della tutela ambientale e della vigilanza ittica venatoria.
Negli ultimi anni, tuttavia, anche gli altri enti locali hanno investito e sfruttato le visione di una sicurezza locale estesa a tutti i livelli del territorio che aveva sin dal 1986 la lungimirante legge quadro sulla Polizia Municipale (l. 65/1986) ancora in vigore e ancora attualissima. Da un lato i comuni più piccoli, cercando a fatica di superare i campanilismi, hanno promosso servizi associati di polizia locale intercomunale, parallelamente si è rafforzato il ruolo delle polizie locali provinciali e metropolitane, che, anche visivamente con le nuove uniformi della stessa foggia e colori delle polizie locali municipali, hanno preso appieno tutte le funzioni attribuite dalla vigente legge quadro sulla polizia degli enti locali del 1986 prendendo appieno un ruolo sulla sicurezza senza distinzioni settoriali e senza alcuna limitazione.
Tra le polizie locali sovracomunali si è affermato come caso pilota anche la polizia regionale della Puglia, che, sebbene si sia data il nome di Nucleo di Vigilanza Ambientale, svolge tutte le funzioni di polizia, dall’attività di polizia giudiziaria a quella di pubblica sicurezza e polizia amministrativa.
Non sorprende quindi che la Polizia Metropolitana di Roma abbia iniziato dallo scorso anno un progetto di educazione stradale nelle scuole, attività storicamente svolta dalle forze di polizia dello Stato e dalle polizie locali municipali. Questo impegno, presentato nella seconda edizione con ancor maggiori mezzi e presenze, vuole offrire un contributo alla sicurezza sinergico piuttosto che concorrente.
L’intervista sul progetto di educazione stradale della Polizia Metropolitana di Roma
Massimiliano Mancini: «Abbiamo assistito oggi alla presentazione della seconda edizione del progetto di sicurezza stradale, un progetto itinerante che girerà per 13 comuni sul territorio della Città Metropolitana di Roma. L’attività di polizia stradale da parte delle polizie locali sovracomunali inizia in qualche modo ad essere accettata però l’attività di educazione stradale, culturalmente e storicamente, è sempre stato qualcosa quasi di esclusivo appannaggio delle polizie locali municipali. È una novità che sottintende una scelta politica e c’é un valore aggiunto dietro tutto questo?»
Pierluigi Sanna: «Innanzitutto grazie per la possibilità che mi date di raccontare questa bella iniziativa di prevenzione e di educazione. Certo che c’é una volontà politica, c’é la volontà di ricostruire i rapporti tra la Città Metropolitana di Roma Capitale e i 121 comuni che la compongono, un rapporto estremamente logorato che invece noi stiamo, pian pianino, ricostruendo attraverso mille iniziative diverse comprese quelle che riguardano la prevenzione e l’educazione. La nostra Polizia Metropolitana, che controlla e sovraintende ad un vasto reticolo stradale, quello delle strade provinciali, può essere al fianco dei comuni e quindi delle polizie locali [municipali n.d.r.], in un’attività di educazione molto carina e utile che si può fare nelle piazze con i bambini delle scuole elementari e che può dare grandi soddisfazioni.»
Massimiliano Mancini: «Questo progetto di educazione stradale, la seconda edizione peraltro di un progetto itinerante che sarà portato su tutti, anzi su un certo numero dei comuni del territorio della città metropolitana, è qualcosa di nuovo. Già tendenzialmente l’attività di polizia stradale si è sempre vista come qualcosa che spetti o alle forze di polizia delo Stato oppure alle polizie locali [municipali], ma che addirittura si faccia educazione stradale è un netto cambio di passo da parte di una polizia sovracomunale che, com’era la Polizia Provinciale, abbiamo sempre visto nei boschi o, comunque, quasi esclusivamente nella tutela dell’ambiente.»
Maria Laura Martire: «Sì, ha detto bene, è un cambio di passo. L’impostazione che stiamo dando alla nostra Polizia Metropolitana di Roma è proprio questa: andare sul territorio, andare anche presos i comuni, in collaborazione con i sindaci e con i comandanti delle polizie locali dei comuni, per essre un supporto nelle loro attività. Noi essendo un ente di area vasta abbiamo una conoscenza molto ampia di tutto il territorio, di tutta la provincia e questo ci aiuta a poter essere vicini alle esigenze specifiche dei sindaci e delle polizie locali. Non è nostra intenzione di sovrapporci al loro lavoro ma piuttosto di coadiuvarli, supportarli, sia nelle attività di polizia stradale, magari in occasione di eventi importanti presso i comuni, come possono essere anche sagre, feste o, comunque, eventi che attraggono un quantitativo di cittadini numeroso e difficilmente gestibile dalle poche unità di polizia locale che ci sono sul territorio municipale. Ci siamo resi conto che questa nostra attività è molto apprezzata dai colleghi delle polizie locali municipali ed è molto richiesta dai sindaci. Quindi perché non aiutarli anche nel fare educazione stradale per i bambini?»
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