La correlazione tra l’uso di sostanze psicoattive e la commissione di reati
Abstract: Dalla Relazione annuale sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia, presentata al Parlamento dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Antidroga, emerge una correlazione, sempre in crescita, tra uso di sostanze psicoattive e il verificarsi di sinistri stradali. Risulta pressocché costante il numero di sanzioni elevate per la violazione al Codice della Strada nei confronti di chi guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, mentre è in aumento il numero di persone denunciate per le violazioni di carattere penale previste dal Testo Unico sugli Stupefacenti.
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Premessa
Dopo i primi due approfondimenti relativi alla Relazione annuale sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia1, che hanno riguardato rispettivamente una panoramica generale sui dati emersi, con particolare attenzione alle operazioni di polizia, ai riflessi economici del narcotraffico e alle nuove “spaventose” tendenze, pubblicato lo scorso 2 agosto, e l’impatto delle sostanze psicoattive sui giovani, pubblicato lo scorso 7 agosto, con questo contributo cercherò di analizzare l’incidenza del consumo di sostanze psicoattive sul verificarsi di sinistri stradali e sulle violazioni amministrative e penali commesse dai consumatori stessi.
La correlazione tra l’uso di sostanze stupefacenti e gli incidenti stradali (2022)
Dal 2001 ad oggi lo stato psico-fisico alterato dei conducenti ha inciso notevolmente sulla sicurezza stradale. Il primo grafico che segue (a sinistra), infatti, dimostra che in ventidue anni (2001-2022) si è registrato un aumento dell’incidenza della sinistrosità per i conducenti alterati: per chi guida “ubriaco”, l’incidenza è aumentata dall’1,2% al 4,6% (aumentata di 4 volte), mentre per chi guida “drogato”, l’incidenza è aumentata dallo 0,1% all’1,5% (aumentata di 15 volte).
Dal punto di vista sanzionatorio, sono 37.678 le violazioni accertate dell’articolo 186 Codice della Strada (CdS)2 e 4.608 le violazioni accertate dell’articolo 187 CdS3, da parte della Polizia Stradale, dei Carabinieri e dei Comandi di Polizia Municipale dei Comuni capoluogo di provincia. Dal secondo grafico che segue (a destra) risulta che le violazioni sono in crescita rispetto al periodo pandemico ma, se si considerano i valori nel periodo 2014/2022 (9 anni), la percentuale di sanzioni per guida in stato di alterazione da alcool è rimasta invariata, attestandosi intorno allo 0,5% rispetto al totale delle sanzioni elevate per tutte le altre violazioni delle norme del Codice della Strada, come inalterata la percentuale di chi guida sotto effetto di droga, che si attesta intorno allo 0,006%.
Delle oltre 42.200 sanzioni irrogate nel 2022 (per violazioni articoli 186 e 187 CdS), quasi la metà sono state elevate a carico di giovani dai 18 ai 32 anni (rispettivamente 46% e 47 %) e la maggior parte sono state elevate dalle ore 22 alle ore 6 (rispettivamente 76% e 45%).
Dai dati conferiti dalla Polizia Stradale e dai Carabinieri, che rilevano circa un terzo dei sinistri stradali, è risultato che in 5.147 incidenti (dei 56.284 rilevati), ovvero quasi il 10%, almeno un conducente coinvolto era brillo, mentre in 1.840 casi (3,3%), almeno un coinvolto era sotto effetto di stupefacenti, percentuali in lieve calo rispetto all’anno precedente.
Le violazioni degli articoli 73 e ss. del DPR 9 ottobre 1990, n. 309 (Testo Unico Stupefacenti)
Nel 2023 sono stati 32.346 i soggetti segnalati per uso personale di sostanze stupefacenti, ai sensi dell’articolo 754 del citato Testo Unico, di cui il 92% di sesso maschile ed il 19% di nazionalità straniera. Un terzo ha oltre i 40 anni mentre il 12% è minorenne.
A livello nazionale, i minori segnalati di età compresa tra i 15 e i 17 anni, risultano 197 su ogni 100 mila residenti di pari età.
Il 76% delle segnalazioni riguarda la cannabis e derivati, percentuale che raggiunge la quasi totalità (97%) per i minorenni e il 78% per le persone straniere. A seguire cocaina/crak pari al 19% (per minori pari al 2%), dato che registra una crescita dal 2010, epoca in cui si attestava intorno al 15%, ed eroina/oppiacei (4%) che interessano soprattutto maggiorenni. Al 34% delle segnalazioni è seguita la sanzione amministrativa prevista, mentre negli altri casi vi è stato un invito formale del Prefetto a non farne più uso.
Dal grafico che segue si evince che, relativamente alle 32.346 persone segnalate, alcune risultano segnalate più volte, raggiungendo un totale di 34.676 segnalazioni nel 2023. Numeri inferiori al dato del 2010 ed enormemente inferiore rispetto al periodo immediatamente precedente la pandemia, quando sono state registrate circa 55 mila segnalazioni.
Per quanto riguarda invece le violazioni di carattere penale, di cui agli articoli 735 e 746 T.U.S., come emerge dal grafico che segue, sono 27.674 le persone denunciate, di cui il 92% di sesso maschile e il 35% di nazionalità straniera, con un incremento generale del 2,8% rispetto all’anno precedente, dopo un trend in continua diminuzione dal 2018, quando si sfiorava quota 35 mila.
Il 49% delle denunce sono state inoltrate nel centro-sud (con picco nel Lazio, in Campania e in Puglia), il 40 % al nord e l’11% nelle isole.
In merito alle denunce a carico di cittadini stranieri, si evidenzia che venti anni fa la percentuale era pari al 28% (inferiore), mentre ha avuto dei picchi nel periodo 2017-19, quando è arrivata al 40% (superiore).
Quasi la metà (esattamente il 49%) della totalità delle denunce interessa persone dai 20 ai 34 anni, mentre il 4,5% riguarda minori.
Il 90% delle denunce è stato relativo all’articolo 73 T.U.S. e il restante 10% a violazioni dell’articolo 74 T.U.S., dati sostanzialmente costanti da un ventennio.
Il 48% dei casi di denunce è relativo alla cocaina, il 37% alla cannabis, il 7% all’eroina/oppiacei e l’1,2% alle sostanze sintetiche.
Per quanto riguarda, invece, l’articolo 74 T.U.S., due terzi delle denunce riguardano la cocaina/crak, percentuale sempre in aumento da quindici anni, che interessa per il 92% il sesso maschile, il 36% cittadini di nazionalità straniera e il 48% persone dai 20 ai 34 anni, in linea con le condotte punite con il precedente articolo 73 T.U.S.
Per quanto attiene all’eroina/oppiacei, l’unica percentuale che differisce sensibilmente rispetto alla cocaina è relativa al dato del maggiore coinvolgimento di persone straniere, che arriva al 55% (oltre la metà).
Spiccano, invece, i giovani per i reati collegati alla cannabis e alle sostanze sintetiche, i cui autori, nel 58% dei casi, non superano i 29 anni di età.
I procedimenti pendenti relativi all’articolo 73 T.U.S., sono 81.904 a carico di 170.292 persone (con una media di quasi due persone a procedimento), di cui il 4,7% minorenni, mentre in relazione all’articolo 74 T.U.S. i procedimenti penali sono 4.620 a carico di 45.285 persone (con una media di quasi dieci persone a procedimento, connaturata alla struttura organizzativa dell’associazione finalizzata al traffico di sostanze), di cui il solo 0,4% interessa i minori.
In generale i procedimenti pendenti per entrambe le ipotesi di reato sono in aumento, rispettivamente dell’8% e del 12% rispetto all’anno precedente.
Nel 2023 le persone condannate con sentenza definitiva per reati per violazione degli articoli 73 e 74 T.U.S. sono state complessivamente 12.963, pari all’11% delle persone condannate in Italia, reati ai primi posti tra le condanne dell’ultimo quinquennio, contendendosi il primato con i reati di furto. Il 97% è stato condannato per violazione dell’articolo 73 T.U.S., di cui il 92% di sesso maschile, il 2% minori e il 40% di nazionalità straniera.
Brevi considerazioni
Da questa ampia disamina, riferendoci anche ai due precedenti approfondimenti, è evidente che tanti sono gli aspetti coinvolti e travolti dalle tossicodipendenze. Sono stati sviscerati i dati relativi alle principali dipendenze legate alla droga e all’alcool. Ma non dobbiamo dimenticare anche le altre dipendenze, citate nella relazione annuale, come il gioco d’azzardo, l’ossessione da internet o dai videogiochi. Insomma deve essere alta l’attenzione da parte delle istituzioni e della società civile, ma soprattutto da parte delle famiglie e della scuola visto che in tutte le dipendenze sono purtroppo i nostri figli che, in una società così veloce, distratta, egoista, fondata sull’apparenza, sugli stereotipi, emulativa, amante del potere e dei soldi, non possono correre il rischio di sentirsi soli.
NOTE
- Prevista dal D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 rubricato “Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza.”
- 186 CdS rubricato “Guida sotto l’influenza dell’alcool”.
- 187 CdS rubricato “Guida in stato di alterazione psicofisica per uso di sostanze stupefacenti”.
- 75 TUS rubricato “Condotte integranti illeciti amministrativi”
- 73 TUS rubricato “Produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope”.
- 74 TUS rubricato “Associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope”.
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